lunedì, 08/10/2007

Indian Summer, Italian Autumn

Ci pensavo sabato notte mentre rientravo a casa dopo aver messo i dischi al Covo (bella serata, come sempre), in mezzo a un clima inverosimilmente caldo, quasi una specie di versione nostrana di quella che in america chiamano Indian Summer: questo autunno è davvero un bel periodo per la musica indipendente italiana.

Ci sono delle belle conferme che rischiano di far fare il salto di qualità a band che si sono conquistate sul campo l’esperienza e la credibilità per farcela, ci sono gli esordi di alcuni nomi nuovi assolutamente promettenti, c’è anche qualche band ancora senza contratto che ha tutte le carte in regola per fare grandi cose in futuro e -e forse è la cosa più importante- sembra che ci sia in giro un po’ di attenzione in più e un po’ di pregiudizi in meno nei confronti delle proposte che vengono dallo stivale.

Se può essere un esempio, nel corso della serata al Covo io e Marina abbiamo passato parecchi pezzi italiani, tutti nuovi: andando a memoria Disco Drive, Amari, Ex-otago, Trabant, Don Turbolento e My awesome mixtape, tutti accolti in maniera eccellente e danzante dalla folla numerosa, che, anzi, nel corso della serata ne ha fortmente richiesti alcuni (gli Ex-otago, insospettabilmente) insieme ad altri (A classic education -più volte-, Yuppie Flu, Canadians) che per un motivo o per un altro alla fine non abbiamo passato. Probabilmente non vuol dire niente, ma una volta le cose erano un po’ più difficili.

E’ un bell’autunno, questo qua. Nei prossimo giorni ne riparliamo, e facciamo anche nomi e cognomi. Nel frattempo, lo stereo non sta in silenzio un minuto.

2 Commenti a “Indian Summer, Italian Autumn”:

  1. milkandmint ha detto:

    che bello, sono contenta per queste band che si stanno facendo strada.. peccato non vivere vicino al Covo. sarebbe rigenerante poter ballare sempre buona musica.. vai ink!

  2. utente anonimo ha detto:

    già, dici bene. sentiti i my awesome mixtape in quel dello spazio211. performance assolutamente sopra la media, carismatici come se ne vedon pochi. insomma, belli da vedere e da sentire…