martedì, 10/03/2009

Meglio di un milione di recensioni di Pitchfork

L’idea di raccogliere i pareri di persone di un’altra generazione sulla musica pop e rock contemporanea è tutt’altro che nuova. Ricordo uno dei primi numeri dell’edizione italiana di Rolling Stone, in cui c’erano anziane maestre di musica che recensivano non so più cosa; ma forse in qualche libro ho letto che l’aveva già fatto qualcuno con il punk, sottoposto, nel suo periodo d’oro, ad attempate e inorridite ladies britanniche.

 

Di recente sono arrivati anche i puntuali pareri in maceratese di mamma Fiorella in Pronti al Peggio, ma solo oggi (grazie a Gorilla VS Bear) ho scoperto lo spettacolare Breakfast at Sulimay’s, in cui degli allucinatissimi vecchietti un po’ rincoglioniti di Philadelphia si trovani alle prese con canzoni più o meno alternative da recensire (quando non gli fanno direttamente intervistare delle band, come i Fuck Buttons). Sentite cosa hanno da dire sui Blood Brothers, Peter Bjorn & John o Beirut, o i loro sboccatissimi pareri sui Thermals, Joanna Newsom, Pitchfork e i Decemberists. o le acide lamentele quando si trovano alle prese Santogold, i Portishead e i Death Cab for Cutie.

 

E, qua sotto, guardate cosa dicono dell’osannatissimo Merryweather post pavillon degli Animal Collective (proprio in questi giorni in tour in Italia): «I’m starting to get an headache», «I doubt that this group is not gonna get very far from Baltimore, Maryland» e così via.
Abbiamo trovato dei nuovi critici musicali di riferimento.

 

 

Un commento a “Meglio di un milione di recensioni di Pitchfork”:

  1. utente anonimo ha detto:

    i vecchietti spaccano di brutto, spietatissimmi, poi ogni tanto se ne escono con delle chicce e ti spiazzano.. tipo per esempio con Dr.Dog e The Ting Tings!!

    Eazye

    Artie Shaw – Back Bay Shuffle