lunedì, 22/08/2005

nessun titolo

Che la nuova stagione abbia inizio
Se è vero che da queste parti niente finisce mai veramente, dev’essere vero anche che niente comincia mai veramente (anche se nessuno può provarlo, come nota Tom Barman). Eppure.
Eppure: dopo una breve pausa estiva, sabato scorso con l’inzuppatissima penultima tappa del Tora Tora al Mamamia di Senigallia ha avuto inizio la nuova stagione concertistica emiliano-adriatica. E dopo i set carichissimi di Paolo Benvegnù, Yuppie Flu, Perturbazione e il signor concerto degli Afterhours (il resto delle band me lo sono perso, ahimè), si preannuncia come una grande stagione. Anche perchè se Agosto è il mese più freddo dell’anno (e a giudicare da come sta andando, siamo lì), l’Autunno non può che essere meglio.
Sono appunto i Perturbazione, insieme ai Disco Drive e ai padroni di casa, gli ospiti di onore della serata organizzata dagli Offlaga Disco Pax alla Festa dell’Unità di Reggio Emilia mercoledì 24/08; per tutte e tre le band sto cercando di battere il record di date viste in un anno, e segnare tre tacche con un colpo solo è un’occasione da non perdere. Un paio di giorni (il 26/08) dopo sarà Vicolo Bolognetti a sparare le ultime cartucce prima della chiusura, con l’atteso concerto dei Valentina Dorme. Prima della data successiva (il 2/09), quando al quadriportico  suoneranno i modenesi Les Fauves reduci da Benicassim (la scorsa volta mi hanno fatto una bella impressione), sarà cominciata pure qua la Festa dell’Unità, che nel consueto spazio dell’Estragon Summer Festival proporrà gli Afterhours (il 2, appunto), e avrà già proposto tra gli altri Quintorigo (il 25), PGR (il 27), Assalti Frontali (il 29) e Marta sui tubi (il 30). Sempre alla Festa dell’Unità il 3 sarà la volta degli autori di uno dei dischi dell’anno, i canadesi Stars, che supporteranno i connazionali Hot Hot Heat, per una data assolutamente da non perdere. Il giorno seguente ci sarà l’Independent Days Festival, ma a meno di inattese regalìe o sconvolgimenti dell’ultimo minuto, non credo che ci sarò; ok che vedere tutti lo stesso giorno i Bloc party, Maximo park, Futureheads, Ordinary boys, Bravery ed Editors rischia di essere un’esperienza non da poco (e di svelare in modo ancor più impietoso chi ci è e chi ci fa), ma dover sganciare una trentina di euro, slalomare tra le probabilissime sovrapposizioni tra i due palchi ed essere costretti a beccarsi Skin, Meganoidi, Subsonica o Bad religion (ah! i miei 15 anni..) non è proprio il massimo. Poco distante peraltro in quei giorni ci sarà il Pop-Gradara; peccato perderselo.
Il resto del mese propone l’unica trasferta senza se e senza ma, per i Wilco il 6 Settembre al MazdaPalace di Milano; si farà in tempo a tornare per beccare il 7 Pedro the lion (+ Mersenne) alla solita Festa dell’Unità. A metà mese ci sarà il classico appuntamento con l’Anti-MtvDay, all’XM24; l’appuntamento quest’anno raddoppia, presentando una prima serata (il 16) dedicata ad elettronica e hip-hop e la seconda serata alla classica pletora di pesissime band hardcore (dai nomi -come al solito a me quasi tutti ignoti- mi sembra un po’ un’edizione sottotono; ma probabilmente sbaglio). A fine mese ennesima data degli Offlaga Disco Pax, il 30 all’Estragon; dev’essere la quinta in meno di un anno. La stessa serata al Link c’è Original Silence, ignoto e probabilmente inascoltabile progetto sperimentale dietro cui si nascondono Thurston Moore e Jim O’ Rourke dei Sonic Youth, Terrie dei monolitici The Ex, Massimo Pupillo degli Zu  e un paio di jazzisti norvegesi.
E arriviamo ad Ottobre; la riapertura del Covo è prevista per l’inizio del mese, e per quella data si parla della presenza di una band scandinava che il sottoscritto ha già visto due volte negli ultimi due mesi ma che, diamine, vale sempre la pena di essere vista. L’8 ottobre ci saranno gli Spoon, e negli stessi giorni in Italia c’è in giro Stephen Malkmus, la cui vociferata data di Bologna non pare però essere confermata (sigh). Il resto del mese presenta almeno un evento irrinunciabile (gli Stereo Total il 15) e vari nomi interessanti: i Kaiser Chiefs il 12 (al Velvet di Rimini), i Teenage Fanclub il 20, Brendan Benson il 29. Si parla pure di date da queste parti di Smog, Animal collective, Art brut e -pare- del ritorno degli amatissimi Broken Social Scene.
Nello stesso periodo in zona ci saranno anche parecchi nomi da palazzetto: la costosissima unica data italiana dei White Stripes (il 21 /10), Bob Dylan (il 10/11) e i Coldplay (il 15/11). Per chiudere in bellezza l’evento sarà riavere in Italia dopo 5 o 6 anni e un paio di pacchi dall’ultima volta i dEUS, il 26/11 al Velvet di Rimini, per intornare insieme a loro Nothing really ends. Perchè, a quel punto, saremo di nuovo vicini alla fine della stagione; e ne avremo bisogno.

   
   

22 Commenti a “nessun titolo”:

  1. inkiostro ha detto:

    triplo senso, almeno.

  2. Enver ha detto:

    hindsight ;)

  3. inkiostro ha detto:

    Il mio ordine di imperdibilità: Stars – Wilco – dEUS – Broken Social Scene – Stereo Total. Vediamo se mi riesce il filotto.

  4. mammara ha detto:

    in ordine di imperdibilità: wilco, teenage fanclub, deus, broken social scene, stereo total. spero di riuscire a farmene almeno uno.

  5. inkiostro ha detto:

    _GrahamCoxon: oh, yeah.
    _Marco: al momento non sono più certissimo di esserci mercoledì perchè sono ancora senza macchina e mi è appena saltato il passaggio. Però la sera del Qualcosina dovrei esserne tornato in possesso, fai sapere le coordinate.. :) Per quanto riguarda Pedro alcune cose mi piacciono assai, ma nell’ultimo periodo mi è un po’ sceso. Si vede sempre ben volentieri, comunque.
    _Anonimo: eccolo eccolo…
    _Brian Jones: hai ragione, è vero. Però come punkster erano già poco credibili allora, figuriamoci ora. Cmq puoi star sicuro che se alla fine vado all’Independent sarò sotto il palco a cantare The answer..
    _Medo: Tanto qui è una continua fase di transizione tra fasi di transizione..
    _Pat: Troppo buona.. :) Cmq in linea di massima è proprio a quello che servono i blog, sì.
    _GrahamCoxon(2): rilascia pure aggiornamenti, io la mia trasferta stagionale me la gioco coi Wilco ma chissà, se c’è proprio qualcosa di imperdibile…
    _Rowena: i soliti culattoni raccomandati, hai ragione. Se cerchi bene però in giro si trova già..E siccome non è niente male (checchè ne dicano alcuni; ma da sole un paio di canzoni valgono tutto il disco) quando esce lo si compra senza meno.

  6. utente anonimo ha detto:

    so che non c’entra niente con il tuo post, ma leggo nell’angolino che stai ascoltando il nuovo disco dei baustelle e sul loro sito pare che esca a ottobre. Come è possibile? E soprattutto, se è possibile, perché nel mio lettore cd c’è ancora la moda del lento?

    rowena

  7. grahamcoxon ha detto:

    non voglio subito stare li’ a difendere la modaiola milano solo sfiorata dall’indie(hype) e priva dell’indiessenza bolognese. pero’ anche dalle “nostre” parti si respira una buona aria questo autunno. prossimamente rilascerò aggiornamenti dettagliati.

    ps: sto facendo un pensierino per gli spoon al covo.

  8. utente anonimo ha detto:

    Il mega filtro c’è, si chiama inkiostro. :-)

  9. medo ha detto:

    (con tutte le news musicali in giro, ci vorrebbe una sorta di mega-filtro per selezionare… cacchio e poi dicono che l’Italia è sempre e comunque una merda e/o arretrata… andate all’estero, vedete se c’è più vita.)

  10. medo ha detto:

    WOW! E si ricomincia. Si ricomincia.

  11. brian_jones ha detto:

    no, senti, i bad religion [ah, i quindici anni, per l’appunto…] non accostarmeli a skin e subsonica. porta rispetto ai padri fondatori. against the grain.

  12. utente anonimo ha detto:

    Ma…il giochino del lunedì?

  13. utente anonimo ha detto:

    So che ormai è fuori tendenza, ma qui pedro the lion resta uno degli eventi annuali, anche se si è già visto e gli ultimi dischi non sono come i primi (ecc.ecc.) Resta il dato di fatto che se uno realizza “It’s Hard To Find A Friend “, “The Only Reason I Feel Secure” e “Winners Never Quit” poteva andare in Germania ad educare il milione di papa boys.

    Due aggiunte alla tua perfetta lista:

    in contemporanea con Gradara festivalino organizzato dai TIOGS vicino a Finale Emilia con TDOAK, Deep End, En Roco, Settlefish, Caboto…In teoria il primo giorno dovevo esserci anch’io a mettere dei dischi, ma ci sono i Lungfish e allora torno presso Urbino.

    Invece in contemporanea con il primo giorno dell’anti-mtv day voci certe mi parlano di un qualcosina party (aka si beve un casino a costo zero) con, ancora, Settlefish, TDOAK e Fine Before You Came.

    Noi ci si vede mercoledì

    m.

  14. grahamcoxon ha detto:

    see you in milan. ;)

  15. inkiostro ha detto:

    Il paladozza è brutto, vecchio e ha un’acustica buona giusto per i cori dei supporter della Fortitudo. Epperò di quelle dimensioni è l’unico posto che ci sia in zona (anche se il nuovo Link prova a competere -senza riuscirci); fortuna che di concerti interessanti ce n’è al massimo uno all’anno. I Teenage fanclub sono al Covo, pare.

  16. utente anonimo ha detto:

    Il PalaDozza è il posto con l’acustica peggiore che mi possa venire in mente in questo momento. Cioè, forse (forse) il Covo è peggio, ma almeno ha la scusa di essere piccolo e intimo.
    Comunque, in realtà commentavo per chiedere chi è che mi porta a vedere i Teenage Fanclub ovunque siano…

    Valido

  17. fboss ha detto:

    Sono molto tentato dai White Stripes a Bologna. Il Paladozza è scrauso in quanto ad acustica o ad altro?

  18. inkiostro ha detto:

    Allora ero poco dietro di te. Io ero quello che si accartocciava a vista d’occhio durante Per te che non ho conosciuto.

  19. danco ha detto:

    Fico… Io ho visto esattamente gli stessi tuoi set, nè più nè meno… Ed ero quello che ai Perturbazione ha chiesto invano “Il senso della vite”.

  20. inkiostro ha detto:

    _Enver: io gli Animal Collective li digerisco poco, magari col nuovo disco ci riprovo. L’Independent è carente di nomi davvero grandi e davvero imperdibili. Anche se l’accoppiata Maximo Party e Bloc Park fa del suo per attirare il mio lato più hipster. Ma mi sa che non mi avrà.
    _Anonimo: E’ vero, i White Stripes costano quanto l’Independent, non avevo notato. Il che implica che l’Independent costa poco (meno di quasi tutti i festival analoghi anche senza lo sconto prevendita) e che i White Stripes costano davvero troppo (e sono al PalaDozza, un palazzetto piuttosto scrauso). Potrei saltare anche loro in effetti, vediamo come gira tra 2 mesi.

  21. utente anonimo ha detto:

    Appunti presi. Non conosco tutti, ma mi fido dei suggerimenti.I White Stripes costano da soli quanto l’Independent, quasi 30 euro. Non andrò a nessuno dei due, credo.

  22. Enver ha detto:

    io dico sì agli Stereo Collective e agli Animal Total (speriamo). Neanch’io independent, il programma non mi attrae. Vedrò per il resto (specie Smog e Spoon, o Jam & Spoon), i Wilco non dipende da me:(

    [calembour a parte, sono ossessionato dagli Animal C. ultimamente]