giovedì, 26/04/2012

Psicopatologia spicciola del dj pretenzioso. Cap. 7. La classe pretenziosa va in Paradiso

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Delle avversità professionali e umane che incontra il dj pretenzioso. Delle relazioni consolatorie nelle comunità virtuali di dj pretenziosi. Della Grande Occasione. Del Paradiso del dj pretenzioso

 

Più volte abbiamo parlato delle fenomenali ascese internazionali di disc jockey  che fanno fortuna come le rockstar.

 

La carriera del dj pretenzioso, non lo sottolineeremo mai abbastanza, è invece costellata da insuccessi e delusioni di ogni sorta.

La natura stessa dell'individuo è contraddistinta dal gap incolmabile fra volere e potere, traguardi ambiziosamente fissati e tragicamente non raggiunti. D'altronde metter musica nel bar del paesino della provincia più remota convinti che in pista ci siano cittadini di Soho o Williamsburg non denota eccelse capacità interpretative della realtà circostante.

Quali sono le più comuni avversità che si abbattono sul dj pretenzioso?

Ingaggi che non si trovano o saltano, compensi che senza preavviso si riducono o scompaiono, colleghi che ti sostituiscono, bar che chiudono, feste che per motivi di ogni genere non si tengono più, impianti che si rompono, promoter che non ti considerano, cd che si bloccano, avventori che non arrivano, o non ballano e/o ti contestano, offerte di residence che non quagliano, promesse di djset che non vengono mantenute, gestori che ti cacciano, piste desolate che non si riempiono, pr che ti snobbano, strappone che non strappano. Questa è la dura vita del dj pretenzioso il 90% delle volte.

Imparare a gestire un fallimento per un dj pretenzioso è una necessità biologica legata strettamente alla sopravvivenza, come respirare, mangiare, fare polemica su Maria Antonietta sul forum di rockit e leggere Stereogum.

Ci piacerebbe molto scrivere che tutto ciò è altamente formativo e consente al dj pretenzioso di sviluppare capacità straordinarie di autocritica, o la leggerezza per affrontare ogni difficoltà col sorriso, o la forza di ricominciare ogni volta senza lasciarsi scoraggiare, consapevoli che domani è un altro giorno, ma nessuno ballerà comunque su una canzone dei Boards Of Canada a capodanno.

Invece no.

Anni passati a inghiottire bocconi amari hanno reso il dj pretenzioso un essere depresso, rancoroso, sospettoso, vittimista, fatalista, pessimista, complessato, ferocemente dietrologo e gran teorico del complottismo.

Eccovi un campionario delle più ricorrenti frasi che il pretenzioso predilige, parlando in genere da solo.

Non ho una serata da resident perché metto musica scomoda. Perché sono troppo avanti. Perché gli altri sono troppo indietro. Perché è un circolo chiuso quello dei locali. Perché la gente è stupida e non capisce niente in Italia. Perché si balla solo quello che passa la radio/la tv. Perché gli altri dj sono degli smidolladi sputtanati commercialotti scontati. Perché è tutta una mafia. Perché non hanno ancora i mezzi per capirmi. Non mi fanno suonare perché son invidiosi della mia immane cultura musicale. Perché la mia musica fa paura. Perché le mie serate fanno pensare. Perché mi odiano e vogliono uccidermi.

 

Il dj pretenzioso non è mai sfiorato dal dubbio che non lo chiamino perché la sua musica non la ballerebbe nessuno.

A questo punto esistono due possibilità. La prima è impazzire e diventare dei serial killer o degli stragisti. La seconda è trovare qualcuno che ti capisca, qualcuno con cui sfogarsi. Il pretenzioso non è del tutto solo nell'universo. Ci sono altri suoi simili dispersi negli angoli più bui dell'impero, i soli che ne comprendano e condividano il dramma, altri pretenziosi che si immedesimano nelle alterne vicende djistiche e con cui farsi reciprocamente forza. Più spesso di quanto sia necessario i pretenziosi scrivono sui blog dove mettono in pubblico le proprie frustrazioni da dj indie e le rare soddisfazioni che ne derivano, dove si commentano compulsivamente fra di loro dandosi di gomito. Più di recente si ritrovano nei social network, su pretenziosi profili facebook dove è tutto un dirsi "mi piace" e darsi gran pacche sulle spalle per aver pubblicato il video di una misteriosa band neo zelandese degli anni 70. E attorno si fanno il social-deserto. A volte i pretenziosi si incontrano a un concerto, sotto palchi di band improbabili e si piangono sulle loro spalle pretenziose. In alcuni casi si accoppiano perfino.

Una volta su un milione il lamento straziante del pretenzioso raggiunge le orecchie giuste, grazie ai legami stabiliti con gli altri pretenziosi di cui parlavamo poco sopra. Non chiedeteci come e perché, la bottiglia col messaggio persa nell'oceano viene raccolta dalle mani che il pretenzioso nemmeno sperava di raggiungere. Solo allora può avvenire il miracolo. Il miraggio di una vita, il sogno inconfessabile che si traduce in realtà. E all'improvviso arriva

l'ingaggio prestigioso nel club importante dove si suona musica indipendente.

Dopo una vita sprecata dietro le più squallide consolle a sentirsi intimare di cambiare genere, di mettere qualcosa di "ballabile" per un pubblico che disprezzava profondamente, a ricevere richieste umilianti che era costretto ad accettare morendo dentro, a essere fischiato o minacciato fisicamente per le sue improbabili proposte musicali, a esibirsi in balere agghiaccianti, per il nostro è finalmente giunta la Grande Occasione. Si appresta a raggiungere il Paradiso dei dj pretenziosi. Una cosa da raccontare ai nipoti, se solo potesse averne.

Nella testa del dj pretenzioso questo luogo magico equivale ai più trendy club nuiorchesi, anche se si trova a Nonantola o nella periferia di Foligno. Il pretenzioso si è sognato per anni anche solo di metterci piede per vederci un concerto. Così il Paradiso del pretenzioso ha assunto nel tempo le dimensioni mitologiche di un tempio incantato, culla della buona musica, ovvero quella che il pretenzioso ritiene tale. Per una notte – si ripete ossessivamente in testa – lui sarà il sacerdote del tempio. La dissertazione sul senso del ridicolo del pretenzioso la rimandiamo a un'altra volta.

Come se lo immagina il prestigioso indie club il nostro pretenzioso?

Meraviglioso, frequentato da famosi rocker, dj affermati, blogger influenti e con il gotha del giornalismo musicale nazionale a bancone che ascolta attentamente la selezione di brani,  tutti sorseggiando dell'ottimo scotch e annuendo compiaciuti alle scelte del dj.

Il Walhalla del pretenzioso è pieno di giovani fichissimi indie kids, tutti aggiornatissimi sulle ultime uscite discografiche di Azaelia Banks ma anche ferratissimi sui Fugazi, tutti che suonano in uno o più gruppi, ma sono sempre pronti a farsi guidare sul dancefloor dalla mano esperta del dj che ne ha viste e ascoltate tante e ancora tanto ha da insegnare.

Nella Janna dell'hipster non ci sono le 40 vergini promesse agli islamici, ma si incontrano ragazze affascinanti, procaci e discinte, sorridenti e incredibilmente propense a ballare musica che abbia ottenuto almeno 6.4 su Pitchfork.  Inoltre sono tutte fatalmente attratte o innamorate del mischiadischi e pronte a concedersi sessualmente a costui per un mix azzeccato o un brano che morivano dalla voglia di sentire da anni, ma non avevano mai avuto il coraggio di chiedere. Manco l'avesse scritto lui.

In questo giardino dell'Eden indie i barman sono tutti rapidi, gentili e generosi, si ricordano i tuoi cocktail preferiti e ne offrono di squisiti appena creati da loro ogni notte, a te e ai tuoi amici.

I buttafuori sono colti, simpatici e paciosi, sfoggiano vistosi tatuaggi di Gandhi e Martin Luther King credono nel dialogo e nel confronto non violento, sono pronti a chiudere un occhio se qualche ragazza vuole entrare a tutti i costi per ballare, anche senza biglietto. D'altronde c'è da capirla, gira i dischi il dj pretenzioso stasera, come resistere, chi si perderebbe questa occasione irripetibile?

In questo Nirvana dell'alternative i padroni del locale sono praticamente dei secondi padri, sopraffini intenditori musicali, navigati a ogni esperienza nel mondo dell'indie rock, felici di ospitare il pretenzioso, raccontargli aneddoti su questo o quel gruppo canadese che ha suonato fra quelle quattro gloriose mura e mai e poi mai oserebbero interferire con le sue sacre setlist. E soprattutto sono fortemente intenzionati a riempire il pretenzioso di denaro e complimenti, proporgli serate a cadenza settimanale, procacciargli droga anche se non richiesta, solo per il gusto di condividerla con lui, e poterlo così ringraziare di quella musica che davvero mancava.  

Nessuno farà richieste nel Paradiso del dj pretenzioso, tutti saranno felici delle selezioni suonate dal dj, e quei pochi che oseranno chiedere lo faranno in maniera simpatica, competente, non insistente e chiederanno solo brani coerenti con la scaletta e magicamente sempre presenti nelle valigette del dj. E quando lui li accontenterà lo ringrazieranno mentre ballano scatenati e gli invieranno drink da bere alla loro salute.

Soprattutto tutti tutti tutti saranno pronti  a scendere in pista e a esaltarsi ballando fino al mattino appena il pretenzioso salirà in consolle e dalle casse partirà la prima nota di un oscuro remix di Squarepusher, uscito la sera prima su un tumblr giapponese che – ovviamente – tutti avranno scaricato e imparato ad amare nottetempo. E quando alle 5 arriverà la polizia a staccare le casse ci sarà una rivolta del dancefloor, e alla fine anche i poliziotti e i vicini lamentosi che li hanno chiamati si arrenderanno alla bellezza della musica scelta dal pretenzioso e inzieranno a ballare felici un pezzaccio classico dei Chemical Brothers, che a quell'ora si può andare anche un po' sul revival. Dove il revival – lo sottolineo – sono i Chemical Brothers e non Raffaella Carrà.

Solo pensare a tutto questo può portare il dj pretenzioso a una crisi di pianto per la gioia. Ora egli ha le chiavi per accedere alla Felicità. La Grande Occasione, quella da ricordare. Il treno che passa una volta sola nella vita. L'apice della fin lì sfortunata carriera. La serata che può determinare la svolta. Quella da non fallire. Il pretenzioso comincia ad avvertire infatti un filino di panico.

Come si prepara il dj pretenzioso a questo appuntamento cruciale? Come andrà davvero quella serata? Il Paradiso dei pretenziosi è davvero come se lo era sempre immaginato?

Queste ed altre risposte nel prossimo capitolo della Psicopatologia spicciola del dj pretenzioso.  Oppure ve lo dico se venite al Covo venerdì sera.

Un commento a “Psicopatologia spicciola del dj pretenzioso. Cap. 7. La classe pretenziosa va in Paradiso”:

  1. Bandini ha detto:

    Meraviglia.